Canone Patrimoniale Unico
Come Fare:
Dal 1° gennaio 2021 è in vigore il Canone Unico Patrimoniale come previsto dai commi 816-847 della legge
n. 160 del 27/12/2019.
Il Consiglio comunale con deliberazione n. 26 del 17.09.2022 ha approvato il Regolamento per l’introduzione
e l’applicazione del canone unico.
Il nuovo canone sostituisce la Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP), l’imposta
comunale sulla pubblicità (ICP) e il diritto sulle pubbliche affissioni (DPA).
Informazioni specifiche:
Il presupposto del canone:
a) l’occupazione, anche abusiva, delle aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile del Comune
e degli spazi soprastanti o sottostanti il suolo pubblico. Il canone si intende dovuto anche per l’occupazione
di spazi ed aree private soggette a diritti demaniali quali, ad esempio, le strade vicinali soggette a diritto di
pubblico passaggio; il titolo amministrativo è la concessione;
b) la diffusione di messaggi pubblicitari, anche abusiva, mediante impianti installati su aree appartenenti al
demanio o al patrimonio indisponibile del Comune, su beni privati laddove siano visibili da luogo pubblico o
aperto al pubblico del territorio comunale, ovvero all’esterno di veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato.
Si considerano rilevanti ai fini dell’imposizione: i messaggi da chiunque diffusi a qualunque titolo salvo i casi
di esenzione. Si intendono ricompresi nell’imposizione i messaggi diffusi allo scopo di promuovere la
domanda e la diffusione di beni e servizi di qualsiasi natura, i messaggi finalizzati a migliorare l’immagine del
soggetto pubblicizzato, i mezzi e le forme atte ad indicare il luogo nel quale viene esercitata un’attività. Il titolo
amministrativo è l’autorizzazione
CONCESSIONE PER OCCUPAZIONE
SUOLO PUBBLICO. Qualsiasi occupazione di spazi ed aree pubbliche, o area privata soggetta a servitù di
pubblico passaggio, è vincolata all’ottenimento di specifica concessione secondo le modalità stabilite dal
Regolamento comunale.
DOMANDA. Chiunque intenda occupare, anche in modo temporaneo, una porzione di spazio o area pubblica
deve prima richiedere e ottenere la concessione di occupazione di spazi ed aree pubbliche: è pertanto
necessario presentare la domanda (in bollo) utilizzando il modulo predisposto dall’Ufficio. Analoga
domanda va presentata da quanti devono modificare la concessione già in possesso o da quanti devono
procedere a voltura o cessazione. Anche nei casi in cui l’occupazione sia esente dal pagamento del canone,
si deve essere in possesso del provvedimento di concessione.
TEMPI. Per le occupazioni permanenti (durata pluriennale) o temporanee (durata fino ad un anno): la
concessione è rilasciata, ai sensi dell’art 2 della Legge 241/1990 entro, 30 giorni successivi alla
presentazione della domanda. Nel caso la domanda sia incompleta o siano necessari dati integrativi i termini
sono interrotti fino alla sua integrazione.
DETERMINAZIONE DEL CANONE. Il canone è calcolato in base alla superficie occupata, alla durata e
tipologia dell’occupazione e alla tariffa riferita alla categoria viaria cittadina.
PAGAMENTO DEL CANONE. Per le nuove concessioni il pagamento del canone deve essere eseguito
entro 30 giorno dal rilascio della concessione (art. 52 comma 2 del Regolamento). Per le concessioni di
occupazioni ricorrenti o permanenti la scadenza è fissata al 31 marzo di ogni anno (art. 52 comma 3 del
Regolamento).
OCCUPAZIONI ABUSIVE. Ogni occupazione in assenza di regolare atto concessorio o difforme a quanto
autorizzato (per oggetto, superfice, titolarità, durata,…) è ABUSIVA e comporta il pagamento di indennità e
sanzioni.
AUTORIZZAZIONE PER ESPOSIZIONI PUBBLICITARIE
Qualsiasi diffusione di messaggi pubblicitari effettuata attraverso forme di comunicazione visive (diverse da
quelle assoggettate al diritto sulle pubbliche affissioni) e sonore in luoghi pubblici o aperti al pubblico o che
sia da tali luoghi percepibile è soggetta ad autorizzazione e al versamento del canone.
Sono da considerarsi messaggi pubblicitari, per l’applicazione del canone sulla pubblicità, i messaggi
finalizzati a migliorare l’immagine del soggetto pubblicizzato ovvero diffusi allo scopo di promuovere la
domanda di beni o servizi, nell’esercizio di un’attività economica. Anche nei casi in cui l’esposizione sia
esente dal pagamento del canone, si deve essere in possesso del provvedimento di Autorizzazione.
DOMANDA. Chiunque intende esporre messaggi o installare mezzi pubblicitari, chi intende modificare la
domanda originaria (per collocazione, superficie, materiali, colori, iscrizione,…) deve prima richiedere e
ottenere l’ Autorizzazione: è pertanto necessario presentare la domanda (in bollo) utilizzando il modulo
predisposto dall’Ufficio. L’autorizzazione è personale e non cedibile.
TEMPI. Per le autorizzazioni permanenti (durata triennale) o temporanee (durata fino ad un anno): la
concessione è rilasciata, ai sensi dell’art 2 della Legge 241/1990 entro, 30 giorni successivi alla
presentazione della domanda. Nel caso la domanda sia incompleta o siano necessari dati integrativi i termini
sono interrotti fino alla sua integrazione.
DETERMINAZIONE DEL CANONE. Il canone è calcolato in base alla superficie della minima figura piana
che contiene il mezzo pubblicitario, alla durata e tipologia dell’esposizione, alla tipologia del mezzo
pubblicitario.
PAGAMENTO DEL CANONE. Per le nuove Autorizzazioni il pagamento del canone deve essere eseguito
prima del ritiro dell’atto. Per le esposizioni permanenti la scadenza è fissata nell’Avviso di pagamento (28
febbraio di ogni anno).
ESPOSIZIONI ABUSIVE. Ogni impianto o mezzo pubblicitario realizzato in assenza di regolare atto
autorizzatorio o difforme a quanto autorizzato (per oggetto, tipologia, superfice, titolarità, durata,…) è
ABUSIVA e comporta il pagamento di indennità e sanzioni.
MARCA DA BOLLO. L’imposta di bollo è dovuta sia per la domanda che per l’atto di
concessione/autorizzazione rilasciato dall’Ufficio. Nel caso non si consegni direttamente l’istanza, l’obbligo
della marca da bollo viene adempiuto mediante acquisto della stessa, annullo e apposizione della stessa
sulla autocertificazione (come da modello allegato) secondo la normativa vigente